lunedì 31 agosto 2015
Festa dell'Organetto Lattarico 2015
Lattarico - X Festa dell'Organetto ...E la festa ..... continua !!!!!
Posted by Antonio Gianfranco Barci on Venerdì 28 agosto 2015
Lattarico: La festa dell'Organetto 2015
Lattarico - X Festa dell'Organetto. .. e la festa continua. ...
Posted by Antonio Gianfranco Barci on Sabato 29 agosto 2015
domenica 30 agosto 2015
sabato 29 agosto 2015
venerdì 28 agosto 2015
ORGANETTO
che emozioneeeeeeeeeeee
grazie a chi mi ha fatto questo bellissimo regalo e mi ha donato questo video.......è stato davvero emozionante.....ancora sono capace di commuovermi
Posted by Stefano Mosetti on Venerdì 18 aprile 2014
giovedì 27 agosto 2015
LE VACANZE ROMANE
Le vacanze romane
#accaddeoggi27 agosto 1953: "Vacanze Romane" viene proiettato a New York e lancia l’attrice Audrey Hepburn (protagonista della pellicola insieme a Gregory Peck). Insieme a loro, diventa famosa in tutto il mondo anche la Vespa (nel filmato, la celebre corsa per le vie di #Roma).
Posted by Focus Storia on Mercoledì 26 agosto 2015
I NOMADI "Non c'è tempo da perdere"
Il singolo dei NOMADI “Non c’è tempo da perdere” tratto dal nuovo disco “LASCIA IL SEGNO” in uscita il 19 maggio,...
Posted by Nomadi on Mercoledì 13 maggio 2015
mercoledì 26 agosto 2015
CHIESA DELLA MADONNA DEL PETTORUTO LATTARICO
LA CHIESA DELLA “MADONNA DEL
PETTORUTO”
La chiesa, situata in località denominata “Casalicchio” antico borgo rurale, è ubicata “extra moenia” rispetto al centro storico di Lattarico e rappresenta ancora oggi una delle testimonianza di architettura tardo Barocca purtroppo ormai ridotta allo stato di rudere.L’opera è stata edificata tra la fine del XVII sec. e la prima metà del sec. XVIII, così come testimoniano le nitide linee architettoniche che ornavano la facciata esterna e dalla quale sono ancora visibili le tracce sottostanti. L’interno si presenta ad aula. La facciata, scompartita da due lesene, presenta un ampio portale con frontone spezzato; due esedre nelle quali erano poste delle statue e un rosone. Alla sommità corre una “cimasa” lievemente aggettante ed il timpano che “conclude” il prospetto L’invaso spaziale originario doveva essere armonioso, illuminato da una serie di finestre su ambo i lati; cornici e stucchi erano posti a sobrio ornamento dell’aula. Al di là dell’arco trionfale è posta l’abside sormontata da una volta oggi distrutta. L’immobile, comunque, è senz’altro opera di maestranze locali.Qualche anno addietro, sulla facciata al di sopra del portale era ancora possibile ammirare una singolare maiolica (si trattava precisamente di un riquadro composto da nove mattonelle in maiolica decorata) sulla quale era stato rappresentato San Francesco di Paola mentre attraversava lo Stretto di Messina sul mantello.Questo riquadro, perfettamente conservato rispetto alle condizioni generali dell’intera chiesa, era stato posto dai cittadini di Lattarico per ricordare che da quei luoghi era passato il Santo Calabrese, allorquando ancora adolescente si recava al convento di San Marco Argentano (1428). Dalle “VISITE APOSTOLICHE” ricaviamo ulteriori notizie sulle origini storiche della chiesa. Nell’ottocento, infatti, era usuale che venissero eseguite delle ricognizioni sull’esistenza e lo stato strutturale in cui versavano le chiese presenti sul territorio; quasi a voler effettuare un “censimento” per documentare i beni in possesso della diocesi. In un atto datato 1858, infatti, intestato a “SUE ECC. MONSIGNOR ARCIVESCOVO DI COSENZA, AMMINISTRATORE APOSTOLICO DELLA DIOCESI DI SAMMARCO E, BISIGNANO” si fa riferimento ad un possibile completamento della fabbrica. In esso si legge che l’allora parroco della chiesa di Santa Maria Assunta o Catena in Santa Maria le Grotte, certificava che il Sig. Mungo Francesco per primo si era adoperato per effettuare una “questua” e “completare la chiesa” del Pettoruto. Interessante risulta il paramento murario interno sulle cui pareti si intravedono ancora delle iscrizioni, poco decifrabili e delle raffigurazioni decorative ornamentali. Sono andate, invece, distrutte le tracce degli stucchi, la cimasa di coronamento, interrotta in molti punti e le conche dell’acqua santiera. In origine la chiesa era coperta da un’unica volta a botte, andata anch’essa perduta nel corso degli anni.
Sarebbe auspicabile recuperare la struttura architettonica esistente in quanto la conservazione di questi lacerti rappresentano l’unica testimonianza certa della feconda operosità delle locali botteghe di muratori e scalpellini. Quantomeno, mettere in sicurezza l’intera struttura, posizionando dei fari antistante la facciata principale in modo da far risaltare, specie di notte, le morbide linee architettoniche dell’opera, ancora esistenti.
(Gli appunti di Franco Trotta)
La chiesa, situata in località denominata “Casalicchio” antico borgo rurale, è ubicata “extra moenia” rispetto al centro storico di Lattarico e rappresenta ancora oggi una delle testimonianza di architettura tardo Barocca purtroppo ormai ridotta allo stato di rudere.L’opera è stata edificata tra la fine del XVII sec. e la prima metà del sec. XVIII, così come testimoniano le nitide linee architettoniche che ornavano la facciata esterna e dalla quale sono ancora visibili le tracce sottostanti. L’interno si presenta ad aula. La facciata, scompartita da due lesene, presenta un ampio portale con frontone spezzato; due esedre nelle quali erano poste delle statue e un rosone. Alla sommità corre una “cimasa” lievemente aggettante ed il timpano che “conclude” il prospetto L’invaso spaziale originario doveva essere armonioso, illuminato da una serie di finestre su ambo i lati; cornici e stucchi erano posti a sobrio ornamento dell’aula. Al di là dell’arco trionfale è posta l’abside sormontata da una volta oggi distrutta. L’immobile, comunque, è senz’altro opera di maestranze locali.Qualche anno addietro, sulla facciata al di sopra del portale era ancora possibile ammirare una singolare maiolica (si trattava precisamente di un riquadro composto da nove mattonelle in maiolica decorata) sulla quale era stato rappresentato San Francesco di Paola mentre attraversava lo Stretto di Messina sul mantello.Questo riquadro, perfettamente conservato rispetto alle condizioni generali dell’intera chiesa, era stato posto dai cittadini di Lattarico per ricordare che da quei luoghi era passato il Santo Calabrese, allorquando ancora adolescente si recava al convento di San Marco Argentano (1428). Dalle “VISITE APOSTOLICHE” ricaviamo ulteriori notizie sulle origini storiche della chiesa. Nell’ottocento, infatti, era usuale che venissero eseguite delle ricognizioni sull’esistenza e lo stato strutturale in cui versavano le chiese presenti sul territorio; quasi a voler effettuare un “censimento” per documentare i beni in possesso della diocesi. In un atto datato 1858, infatti, intestato a “SUE ECC. MONSIGNOR ARCIVESCOVO DI COSENZA, AMMINISTRATORE APOSTOLICO DELLA DIOCESI DI SAMMARCO E, BISIGNANO” si fa riferimento ad un possibile completamento della fabbrica. In esso si legge che l’allora parroco della chiesa di Santa Maria Assunta o Catena in Santa Maria le Grotte, certificava che il Sig. Mungo Francesco per primo si era adoperato per effettuare una “questua” e “completare la chiesa” del Pettoruto. Interessante risulta il paramento murario interno sulle cui pareti si intravedono ancora delle iscrizioni, poco decifrabili e delle raffigurazioni decorative ornamentali. Sono andate, invece, distrutte le tracce degli stucchi, la cimasa di coronamento, interrotta in molti punti e le conche dell’acqua santiera. In origine la chiesa era coperta da un’unica volta a botte, andata anch’essa perduta nel corso degli anni.
Sarebbe auspicabile recuperare la struttura architettonica esistente in quanto la conservazione di questi lacerti rappresentano l’unica testimonianza certa della feconda operosità delle locali botteghe di muratori e scalpellini. Quantomeno, mettere in sicurezza l’intera struttura, posizionando dei fari antistante la facciata principale in modo da far risaltare, specie di notte, le morbide linee architettoniche dell’opera, ancora esistenti.
(Gli appunti di Franco Trotta)
martedì 25 agosto 2015
APPARE LA MADONNA AL SUD ITALIA
lunedì 24 agosto 2015
LA STRADA DI PALAZZELLO
La costruzione della strada di Palazzetto nel
1950 un operaio sulla foto portava all’epoca l’acqua nel cantiere con due
barili trasportati con l’asino, era un mezzo di trasporto utilizzato dall'uomo
principalmente come animale da lavoro e come mezzo di trasporto per cibo e
merci, in particolare per carichi pesanti o traini.
domenica 23 agosto 2015
Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più»."
Giovanni 8:1:"Gesù andò al monte degli Ulivi. All'alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli,...
Posted by Antonio Cistaro on Domenica 23 agosto 2015
sabato 22 agosto 2015
Il bagno nella stalla
Il bagno nella stalla era il luogo piu caldo della casa
Il bagno nella stalla era il luogo piu caldo della casa
Posted by Belle foto bianco e nero on Lunedì 17 agosto 2015
I VIAGGI INTERSTELLARI SARANNO PRESTO POSSIBILI
Antonio Cistaro consiglia un articolo su CMI.
Finalmente la fandascenza diventa realtà
venerdì 21 agosto 2015
UN UOMO AFFERMA DI AVERE 179 ANNI IN INDIA
Antonio Cistaro consiglia un articolo su CMI.
Ne ha passate notte di Natale Benedica...
A MANCANZELLA
A MANCANZELLA
Rino Giordano - CALABRIA ANTICA - (Alessandra)
Posted by Mimmo Toscano on Giovedì 21 agosto 2014
STRANA LUCE DAL CIELO A CATANZARO. SHOCK
Antonio Cistaro ha condiviso un link.
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Calabria
How to Share With Just Friends How to share with just friends. Pubblicato da Facebook su Venerdì 5 dicembre 2014
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LA CHIESA DELLA “MADONNA DEL PETTORUTO” La chiesa, situata in località denominata “Casalicchio” antico borgo rurale, è ubicata “ext...
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ALTRI TEMPI BIANCO E NERA DAVVERO La povertà è la cosa peggiore che ci sia specialmente per i bambini che soffrono più dei grandi.