sabato 5 ottobre 2019

LA TREBBIATURA DEL GRANO DI UN TEMPO

Quant'ero ragazzino, mi ricordo un particolare di Palazzello, che quando era tempo della trebbiatura del grano con i miei compagni andavamo a guardare la trebbia, e quel giorno di lavoro era anche una festa per noi, si friggevano patate e uova e insalata di pomodori, si affettavano salami e prosciutto e si spillava il vino dalle botti, si mangiava all’aperto, seduti in terra, ho lungo i marciapiedi della casa; a tavola con il contadino e famiglia. Gli operai e i contadini con grande sveltezza prendevano i covoni uno a uno e girandoli con le spighe all’ingiù, li lasciavano cadere nella botola della trebbia.
Le balle di paglia pressata erano accatastate e pronte per essere trasportate nella stalla. Il grano usciva dalla parte terminale della trebbia, da un bocchettone dotato di due ganci per appendervi il sacco e di una chiusura in lamiera (śarasìna) con manovella, che era aperta e richiusa a sacco pieno. Per grandi e piccoli era una festa, chi suonava l’organetto e chi cantava e ballava tutti in armonia aspettando l’ultima domenica di luglio per la festa religiosa della Madonna del Carmine di Palazzello.

Nessun commento:

Calabria

How to Share With Just Friends How to share with just friends. Pubblicato da Facebook su Venerdì 5 dicembre 2014